Dove buttare gli asciugamani a fine vita?

21 Febbraio 2025


Esiste una normativa precisa in materia di rifiuti tessili. Scopri dove smaltire asciugamani, accappatoi e salviette danneggiate o usurate.

Asciugamani Dove Buttarli

Anche gli asciugamani migliori, quelli che resistono a lavaggi frequenti senza perdere morbidezza e assorbenza, con il tempo arrivano al capolinea. Una salvietta o un asciugamano che è da sostituire, però, non può essere gettato nella spazzatura! I rifiuti tessili rappresentano un serio problema per il Pianeta e l’Unione Europea ne ha regolamentato lo smaltimento proprio a partire dal 1° gennaio 2025.

Cosa dice la nuova normativa per lo smaltimento dei rifiuti tessili? E come dobbiamo comportarci in Italia? Scopriamolo insieme.

La raccolta dei rifiuti tessili in Europa

A partire dal 1° gennaio 2025, l’Unione Europea ha introdotto l’obbligo di raccolta differenziata per i rifiuti tessili. La nuova normativa riguarda tutti i rifiuti tessili, anche la biancheria da bagno 100% cotone, e obbliga aziende e privati a raccogliere i prodotti danneggiati o usurati in appositi contenitori, come già accade con i rifiuti di carta, plastica e vetro.

Una volta raccolti in modo corretto, asciugamani, teli bagno e accappatoi verranno lavorati per poter recuperare le fibre tessili che, a loro volta, verranno riutilizzate nel processo di creazione di nuovi prodotti, promuovendo così un’industria tessile circolare.

Sia i privati che le attività che fanno uso di asciugamani, accappatoi e altri articoli tessili, come hotel, SPA e centri estetici, devono quindi impegnarsi a portare la biancheria da bagno usurata nei centri di raccolta predisposto dal proprio comune e dare così il loro contributo alla salvaguardia del Pianeta.

La raccolta dei rifiuti tessili in Italia

Anche se il regolamento europeo è entrato in vigore solo quest’anno, in Italia la raccolta differenziata per i rifiuti tessili, e quindi anche per salviette, asciugamani e accappatoi, è attiva già da qualche anno.

Con il Decreto Legislativo n. 116/2020 il Ministero dell’ambiente suggeriva infatti la raccolta differenziata dei rifiuti tessili, promuovendo attività di recupero dei materiali per impattare il meno possibile sulla salute del Pianeta.

Sebbene con tempi e modalità differenti, il decreto legislativo e la normativa europea condividono un unico obiettivo: ridurre l’impatto ambientale del settore tessile, responsabile di una grande fetta dell’inquinamento globale. Sempre l’Unione Europea ha infatti stimato che nel 2022 il settore tessile abbia pesato circa 270kg di anidride carbonica e 391 kg di materie prime per ogni cittadino.

La certificazione GRS come conferma del nostro impegno

Anche da prima che venissero emanate le normative in merito ai rifiuti tessili, in Almatex abbiamo sempre posto molta attenzione al nostro impatto sull’ambiente e sulla salute di chi utilizzerà i nostri prodotti nel quotidiano.

Alcuni nostre realizzazioni sono certificate GRS e vengono prodotte con cotoni provenienti da processi di riciclo. Inoltre, ci assicuriamo che le nostre salviette, i nostri teli bagno e tutti i prodotti in spugna vengano realizzati e tinti con prodotti a basso impatto ambientale e senza ripercussioni sulla salute della pelle.

Infine, curiamo particolarmente la qualità del prodotto finito, così che la nostra biancheria da bagno duri nel tempo e non debba essere sostituita a ogni cambio di stagione!

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